18 junho 2014

Carneiro, G. a filosofia acidental

não há free-lunch, free-lance, verso livre.
livre no mundo nem o universo
provável self-delivery de algum deus perverso
que nos criou por pura subversão
depois foi passar o final do verão
nalgum balneário sobtropicaos
muito além daqui, do Taiti, do Paradis.
a tal liberdade é uma ficção
talvez criada por Benjamin Franklin,
que francamente não merece crédito
com suas roupas protoperformáticas.
o jeito é assumir as consonâncias
 a física quântica, o sexo tântrico
(eu gostei tantro, tantro quando me contaram)
redescobrir que Deus não joga dados
ou descobrir que num lance de dedos
mistura-se os futuros e os passados

15 junho 2014

DE SILVA, Diego. Sono contrario alle emozioni

Da un po', passeggiare per il lungomare della mia città (quello dove la domenica mattina presto corrono gli illusi) costeggiando la quasi totalità delle sue palme mozzate, sottoposte ad amputazioni d'urgenza nell'esttremo tentativo di salvare il residuo di vita che ancora le sostiene prima che il parassita che le divora dall'interno completi la strage, è diventata una pratica malinconica. Un po' come attraversare un ospedale da campo in una zona di guerra.
Quando la recisione di un altro albero malato apre una nuova finestra sul mare, quest'ulteriore spalancamento visuale (che è, al tempo stesso, pienezza e dispersione dello sguardo) produce tristezza in luogo di piacere. Vorresti non vederlo, quel mare in piú. Quella dilatazione dell'orizzonte. Quello spazio improvvisamente libero, che nella sua sconfinata bellezza costituisce la prova sensibile di una morte in corso. Di una scomparsa che procede per sottrazioni progressive, nella consapevolezza dell'irreversibilità di quel disgraziato processo.
Allora, com'è inevitabile che vada, pensi alle tue mancanze. Alle amputazioni che hai dovuto eseguire e subire. A come si sta modificando il tuo personale paesaggio. E ti si restringe, si svilisce il senso della prosecuzione delle cose e della libertà, quasi non la volessi, non sapessi cosa fartene.
Così ti fermi a guardare, anche se da guardare non c'è proprio niente, e qualche volta capita che il corridore tardivo che ti ha superato un momento prima rallenti gradualmente fino a fermarsi e finga di riprendere fiato. Quello che proprio vorrebbe è chiederti cosa ti ha preso, perché stai fissando quel pezzo di mare, ma non lo fa perché non ti conosce e se pure ti conoscesse non lo farebbe, però si trattiene lí a corricchiare sul posto nella speranza di scoprirlo, solo che a un tratto, non saprebbe assolutamente dire perché, sente arrivare un magone tremendo, di quelli che preoccupano, quasi quasi direbbe che sei tu che glielo stai passando, allora si dà una spinta e riprende a correre, tecnicamente scappa.